La Corte D' Assise di Reggio Calabria ha condannato per l'assassinio di Ludovico Ligato tre mandanti e due Killer. Nel dispositivo della sentenza la conferma dell' apertura di una nuova indagine. L'obiettivo dovrebbe essere quello di delineare il contorno affaristico e politico, che con il placet della massoneria deviata, contribuì a far uccidere l'ex presidente delle Ferrovie dello stato. La pena massima per Pasquale Condello, latitante, leader di uno dei due clan in lotta, per Paolo Serraino, della famiglia dei "re dell'Aspromonte" , per Diego Rosmini, capo di una delle più numerose cosche della città. Accusati e condannati come killer Giuseppe Lombardo e il latitante Natale Rosmini. La tesi che Ligato sia stato ucciso dalla ' ndrangheta , sostenuta dall'accusa, è stata accettata dalla corte. Nessun delitto di stato quindi. Ligato, persa l'importante carica alle FS per l'inchiesta sulle lenzuola d' oro, avrebbe tentato di riprendere con pienezza l'antico ruolo ricoperto in città. Da qui la crisi degli equilibri politico-mafiosi. Ligato, sempre secondo la corte, sarebbe stato omogeneo alla famiglia dei destefaniani, in lotta contro l'altra famiglia degli imertiani. E sarebbero stati emissari di questa famiglia ad uccidere Ligato, nella sua abitazione al mare. Nei mesi scorsi alcuni politici eccellenti erano finiti in carcere perchè accusati di essere i mandanti morali del delitto. Ma l' accusa non aveva retto e la stessa procura si era dovuto rassegnare a chiederne il proscioglimento.